28.4.07

Lo sviluppo delle esercitazioni

Ieri abbiamo discusso sul tema delle esercitazioni e mi sembra utile ritornare sul tema per chiarire qualche aspetto in modo esaustivo.
Il primo punto riguarda il bene di cui va realizzata la stima: se non riuscite in alcun modo a valorizzare la vostra attività progettuale, scegliete un bene immobile a vostra disposizione (perché lo avete affrontato in altri corsi, ad esempio). Qualora la localizzazione sia problematica, non esitate a rilocalizzarlo in un'area urbana per la quale siano disponibili adeguati dati e informazioni.
Il secondo riguarda invece il numero dei componenti dei gruppi di lavoro. Allo scopo di favorire economie di scala nel corso del semestre, accetto gruppi di due o tre persone. Ovviamente, chi ritiene di lavorare al meglio da solo lo può fare senz'altro. Vi ricordo peraltro come il voto sull'elaborato non dipenda solo dalla qualità di quest'ultimo, bensì dalla qualità della discussione - sempre individuale - che evidenzierete in sede di esame.
Il terzo punto concerne la tempistica. Come vi ho detto ieri, l'esercitazione deve essere conclusa orientativamente nei prossimi dieci giorni, per poi passare allo studio della seconda parte del corso e preparare la seconda prova e la seconda esercitazione. I collaboratori al corso - gli architetti Bolognesi (barbarab@iuav.it) e Fregonese (fabio.fregonese@gmail.com) - sono a vostra disposizione via mail per approfondire ulteriori aspetti tecnici legati allo sviluppo del lavoro.
Eventuali commenti utili a tutti saranno pubblicati su questo blog.
Infine, sotto il profilo amministrativo, vi chiedo di comunicare ai miei collaboratori la formazione dei gruppi di modo da poter disporre quanto prima di una anagrafe completa del corso.

Buon fine settimana

Ezio Micelli

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