L'articolo del Mondo del 20 marzo scorso illustra efficamente il rilievo delle stime nella corretta finanziarizzazione del mercato immobiliare. A partire dal mese di agosto dello scorso anno si è assistito ad una flessione importante dei valori delle quote dei fondi, pur restando invariati i canoni dei beni di proprietà del fondo. E contraddicendo in questo modo la regola base secondo cui - se redditi e saggi di rendimento non cambiano - il valore di mercato resta invariato.
Il timore - ripreso dall'articolo - è che molti dei beni conferiti ai fondi siano stati valutati in modo eccessivo, favorendo la cessione delle quote da parte di coloro che temevano il crack da bolla speculativa.
Si noti come, al di là delle questionni meramente tecniche, cruciale risulti essere la qualità deontologica dei professionisti incaricati delle stime. Non solo per i risvolti giudiziari di simili vicende, ma per la tenuta stessa del settore del real estate.
Ezio Micelli
27.4.09
Stime e bolla immobiliare
Pubblicato da Valutare il progetto alle 11:21 AM
Etichette: Approfondimenti, Clape didattica 08/09
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