Come si esce dalla attuale situazione di crisi del mercato immobiliare? Ne abbiamo parlato nel corso della prima lezione e in questa sede vi propongo una lettura che ha molti punti convincenti.
La tesi è la seguente: il mercato è in stallo perché la domanda - fiaccata dalla costante perdita di reddito degli ultimi anni - trova i prezzi ancora troppo alti. Il sistema del credito, consapevole della fragilità di famiglie e imprese, è del tutto restio a concedere credito a soggetti incapaci di restituire capitale e interessi. La combinazione tra redditi in calo e credit crunch - la stretta delle banche - deve trovare risposte convincenti, di sicuro non solo rappresentate da qualche vantaggio fiscale.
La parola chiave è repricing: i prezzi devono scendere a livelli tali da consentire il ritorno di famiglie e imprese e di azzerare il surplus che oggi condiziona il mercato. Non si tratta di una discesa senza controllo, bensì di una deflazione controllata che consenta anche a banche e imprese di uscire con perdite magari robuste ma sostenibili. E soprattutto funzionali a far ripartire da basi sane il mercato.
A meno che non si voglia aspettare "un futuribile piano casa" che sovvenzioni un mercato in disequilibrio favorendo, con il denaro del contribuente, operazioni altrimenti in stallo. Il che, oltre a essere scarsamente fattibile, solleva evidenti rilievi sul modo in cui sono impiegate le risorse pubbliche.
EM
18.10.13
La via stretta per uscire dalla crisi
Pubblicato da Valutare il progetto alle 11:57 AM
Etichette: Approfondimenti
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